LAVORO

Elezioni Regionali Sardegna 2024 – Sintesi del Programma

L’economia regionale ha numerose debolezze, peggiorate dall’andamento demografico, che rendono necessario un rafforzamento strutturale dell’economia e del mercato del lavoro per renderli in grado di reagire alle sollecitazioni esterne.

 

Problemi

  • Sardegna poco attraente per i nostri giovani e per i migranti
  • Disoccupati spesso con competenze senza sbocco nel mercato e aziende che non trovano i profili necessari
  • Ancora troppo lavoro irregolare, sommerso e non sicuro 
  • Troppi soggetti discriminati e troppi contratti precari

Soluzioni

  • Migliorare il mercato del lavoro e creare occupazione, soprattutto per i giovani 
  • Riorganizzare ed investire sulla formazione e l’aggiornamento professionale 
  • Promuovere il lavoro sicuro e tutelato con l’applicazione delle norme e una migliore cultura aziendale;
  • Promuovere programmi per l’inclusione lavorativa
  • Disincentivare la precarietà e il lavoro sommerso, anche sostenendo il lavoro autonomo

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L’economia regionale ha numerose debolezze, peggiorate dall’andamento demografico, per questo è necessario un rafforzamento strutturale dell’economia e del mercato del lavoro sardo che deve essere in grado di reagire alle sollecitazioni esterne. Per questo si deve puntare a:

  • Migliorare il mercato del lavoro e l’occupazione, attraverso la riduzione dell’emigrazione, creando condizioni che agevolino la permanenza in Sardegna dei giovani lavoratori e che creino il ritorno di quelli che sono già fuori (es. modello Master&Back, approccio South Working), in particolare lavorando sull’infrastruttura digitale, sulla mobilità e sui servizi sociali; potenziare e strutturare l’Osservatorio del mercato del lavoro per determinare obiettivi credibili e raggiungibili; potenziare il sistema dei servizi per l’impiego e delle politiche attive, definendo chiaramente ruoli e competenze dell’ASPAL; realizzare un patto per il lavoro come primo atto di legislatura per la creazione attiva di opportunità occupazionali, attraverso un approccio personalizzato basato sulle caratteristiche individuali di chi cerca lavoro, una nuova regolamentazione dei tirocini e dell’apprendistato, la promozione dell’assegno di ricollocazione e dell’approccio di garanzia per la presa in carico di lavoratrici e lavoratori, regolamentando meglio i cantieri lavoro;
  • Investire sulla formazione e l’aggiornamento professionale: è necessario approvare una legge organica che regoli la formazione in Sardegna come previsto dall’art.26 della L.R. 9/2016 per valorizzare le competenze esistenti e, attraverso la mappatura dei bisogni formativi, creare quelle necessarie; inoltre, è necessario promuovere la riqualificazione e l’adattamento professionale delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici.
  • Promuovere il lavoro sicuro e tutelato attraverso l’applicazione degli strumenti normativi esistenti per l’emersione del lavoro irregolare, potenziando le attività ispettive e il coinvolgimento delle parti sociali; incoraggiare la partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale, supportare un sistema integrato di sicurezza del lavoro e di miglioramento della qualità lavorativa attraverso interventi per il miglioramento delle competenze manageriali, lo scambio di buone pratiche e agevolazioni e incentivi per queste finalità;
  • Inclusione lavorativa e lotta alla precarietà, prevenendo e contrastando ogni forma di discriminazione, con programmi per l’inclusione lavorativa di gruppi svantaggiati o a rischio di esclusione dal mercato del lavoro; creare opportunità lavorative e sostegno al lavoro autonomo (incentivi per start up e spin off; semplificazione burocratica; agevolazioni e incentivi per i nuovi imprenditori e l’accesso al credito); promuovere incentivi per l’adozione di contratti a tempo indeterminato e l’emersione del sommerso e strumenti per il controllo.