Elezioni Regionali Sardegna 2024 – Sintesi del Programma
La transizione energetica è inderogabile ma deve essere un percorso virtuoso per la Sardegna. Le fonti rinnovabili devono fornire un beneficio per la collettività e consentire di realizzare una transizione energetica equa, sostenibile e giusta, anticipando gli obiettivi comunitari e abbandonando la dipendenza da carbone e petrolio.
Problemi
- La transizione energetica attualmente sembra configurarsi come un’opportunità solo per soggetti privati che mirano ai propri interessi
- Le comunità energetiche si stanno diffondendo ma affrontano numerose difficoltà
- Vi sono situazioni crescenti di povertà energetica
- La questione energetica è ancora oggi un vincolo allo sviluppo economico della Sardegna
- L’abbandono delle fonti fossili richiede una strategia affinché diventi un’opportunità e non un costo
Soluzioni
- Proporre un Patto per il Lavoro e la Sardegna sostenibile che dovrà coinvolgere tutte le categorie di attori locali per fare della transizione energetica il motore per lo sviluppo delle imprese e del lavoro in Sardegna,
- Promuovere la produzione rinnovabile e la sicurezza energetica, attraverso la promozione della diversificazione energetica, le comunità energetiche, la digitalizzazione del sistema energetico.
- Costituire una Società Energetica della Sardegna per lo sviluppo armonico ed equo della transizione energetica e del nuovo mercato elettrico ed energetico.
- Promuovere l’efficienza energetica e l’uso sostenibile dell’energia in tutti gli ambiti
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La proposta di transizione energetica per la Sardegna parte dalla profonda convinzione che:
- Le fonti energetiche rinnovabili sono beni comuni il cui utilizzo deve avere un beneficio diretto e/o indiretto per la collettività.
- L’utilizzo delle risorse rinnovabili deve essere integrato con il sistema energetico sardo nei modi, nei tempi e nelle forme che consentano di realizzare in Sardegna una transizione energetica equa, sostenibile e giusta su regole definite che possano determinare: uno sviluppo economico diffuso; la creazione di nuova occupazione; la trasformazione di quella esistente verso una configurazione a basse emissioni di CO2; il riequilibrio dello stato di svantaggio dei sardi nel settore energetico prodotto dalle condizioni di insularità. Inoltre, l’accesso all’energia, in tutte le sue forme, deve essere garantito, a prescindere dalla condizione sociale dei sardi ed essere un’occasione per tutti e non solo per pochi. Su tali principi è stata sviluppata una proposta programmatica con lo scopo di anticipare per la Sardegna gli obiettivi comunitari e fare in modo che entro il 2040 non dipenda più dalle fonti fossili come carbone e petrolio.
A tal riguardo si propone un Patto per il Lavoro e la Sardegna sostenibile. Questo dovrà coinvolgere le istituzioni, i sindacati, le organizzazioni datoriali, le università, il sistema scolastico, le associazioni, e dovrà giungere alla condivisione del progetto di rilancio e sviluppo della Sardegna per fare della transizione energetica il motore per lo sviluppo delle imprese e del lavoro in Sardegna, strumento di supporto per superare alcune delle principali sfide quali quelle demografica, del lavoro, dell’emergenza climatica, della lotta alle disuguaglianze sociali e territoriali.
La transizione energetica in Sardegna si svilupperà attraverso:
- Energia Rinnovabile e Produzione Energetica Sostenibile promuovendo l’abbandono dal carbone e la sicurezza energetica, attraverso la promozione della diversificazione energetica (considerando anche bio-combustibili dai prodotti di scarto del comparto forestale ed agricolo, del geotermico in aree termali, dell’idrogeno anche per lo stoccaggio) e delle comunità energetiche, con la digitalizzazione del sistema energetico. Per quanto riguarda la governance, si propone la costituzione di una Società Energetica della Sardegna con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo armonico ed equo della transizione energetica e del nuovo mercato elettrico ed energetico. Obiettivo iniziale di tale società sarà per norma di legge regionale la valutazione di una co-partecipazione del settore pubblico regionale in iniziative già autorizzate e/o in itinere dedicate al raggiungimento delle quote di condivisione degli oneri da assegnare alla Regione Sardegna.
- Efficienza Energetica e utilizzo sostenibile dell’energia, anche attraverso la mobilità elettrica, i trasporti sostenibili e programmi di educazione ambientale